La fine di un tratto
E così, l’8 giugno è finito uno dei tratti della mia vita, una parte iniziata quando avevo sei anni e che si è conclusa nel 2010 con la parola fine: questo è il mio ultimo esame, ho finito.
La sensazione è stata veramente stranissima, non mi ricordavo più che ci si potesse sentire così leggeri, senza pensieri o ansie da: accidenti mi mancano ancora tot esami, accidenti il prossimo e solo tra pochi giorni.
Fine e tutti a casa a preparare la tesi; senza dubbio sarà un percorso impegnativo ma non sarà come trovarsi costretti a preparare uno dopo l’altro in un’assurda sequenza studiata da dei pazzi, ben 38 esami, certo mi si potrò obiettare che sono esami da 4 crediti universitari e quindi più leggeri di tanti altri ma di contro si può tranquillamente dire che sono comunque 38 preparazioni, 38 ansie da prestazione, 38 iscrizioni e che per 38 volte io (e chi ha frequentato l’università insieme a me) ho dovuto sottrarre tempo da altre attività per studiare minimo 76 libri. Ebbene, questo stillicidio continuo finalmente è finito e dopo tanto tempo mi sento veramente bene.
Triplice fischio dell’arbitro e tutti sotto la doccia, ringraziando sempre Dio e tutte le persone che mi hanno aiutato credendo in me ed incoraggiandomi anche nei momenti più bui quando la luce infondo al tunnel sembrava non arrivare mai.
Grazie a tutti, una parte della mia vita finalmente è terminata, ora, sotto a chi tocca!