Contraddizioni in termini?
Qualche tempo fa in questo post sul blog di Vittorio Zucconi è comparso un grafico interessantissimo che copio qui (tutti i diritti sono degli autori):
E mentre l’Italia viene screditata in ogni campo internazionale, ci troviamo a gestire una crisi nazionale enorme, i mercati non credono più ad una singola parola di quello che diciamo…nonostante tutto questo, continuiamo a doverci subire di tutto e di più da parte di un governo che non crede più neanche a sè stesso.
E’ notizia fresca fresca di stamattina che lo spread (il differenziale di rendimento tra i Bund -titoli di stato tedeschi- ed i nostri BTP) è salito a 560 punti base (la soglia di allarme generalmente è intorno ai 450, il terrore arriva ai 500) il che vuol dire che la manovra da 45 miliardi di euro non basterà e saranno necessarie ulteriori correzioni, tradotto: meno servizi pubblici, più tasse dirette ed indirette, più code per prestazioni sanitarie, scuole pollaio e meno crescita. Sono anni che i nostri governanti continuano a proporci l’1% di cresita del Pil annuo quando invece se arriva ad un terzo c’è da stappare lo champagne, quest’anno lo spumante sarà da stappare se riusciamo ad non scendere sotto lo 0% di crescita.
Siamo ridotti malissimo, secondo recenti dati dell’Istat il 25% dei giovani dl sud vive in una famiglia dove NESSUNO dei componenti lavora affidandosi a sussidi o lavoretti in nero ed in tutta questa situazione, chi può corre urlando all’estero in cerca di un futuro e proprio questa importantissima parte del nostro futuro (i giovani laureati/ricercatori) viene mandata via senza ritegno alcuno marcando il fenomento migratorio (la fuga dei cervelli) come una “normale mobilità“.
Siamo in mano a chi non sa più cosa inventarsi per coprire le proprie magagne, siamo di fronte a chi ha ridotto l’Italia in malora, nella nazione zimbello dell’Europa, nella nazione del Bunga Bunga e da la colpa un giorno agli alieni, un giorno ai sindacati, un giorno ai lavoratori del settore pubblico insomma, a chiunque tranne a sè stessi che sono la rovina di questo paese, altro che il miglior statista dal dopoguerra a questa parte; sono riusciti a sprecare un credito di credibilità ed onorabilità sacrificato sull’altare dell’ennesimo scandalo sessuale, dell’ennesima legge bavaglio contro i liberi pensatori, sull’altare dell’ennessimo condono fiscale fatto per favorire chi onesto non lo è stato mai ed intanto chi onesto lo è sempre stato paga il conto, salatissimo, maledicendosi per essere nato come persona responsabile invece di essere passato ai mal’affari.
Grazie di cuore per aver reso l’Italia il ventre molle, molliccio ed insignificante d’Europa, spero tanto che la Storia potrà ricompensare il vostro operato etichettandovi come “quelli che si sono fatti gli affari loro portando una nazione al disastro, bambini, voi da grandi non dovrete mai fare come questi personaggi; traete insegnamento dalla storia e non dimenticate mai”