Una nuova tassa occulta
E’ di qualche giorno fa la notizia secondo cui il Ministro della Repubblica Romani, vorrebbe ancorare il canone del carrozzone Rai alla bolletta della luce perchè, secondo questo illustrissimo statista nonchè genio a servizio dello Stato: “se uno ha l’elettricità ha anche l’apparecchio TV”. Facile no? Ma c’è una domanda legittima che qualcuno potrebbe porre: e chi ha un contratto di elettricità ma non ha una televisione come i professionisti, i locali pubblici e le aziende? Beh loro, abbandonando la presunzione di innocenza che in questo paese fino a prova contraria dovrebbe ancora essere in auge, beh loro dovranno dimostrare di non avere la televisione in barba ad ogni garantismo. Sicuramente questa genialata si tradurrà in nuove trafile burocratiche, nuovo intasamento degli uffici pubblici, nuove lamentele da parte degli impiegati della pubblica amministrazione che come tutti sanno si ammazzano di fatica e lavoro tutti i giorni e, dulcis in fundo, tante ore di lavoro perse dietro allo sbrigamento delle pratiche necessarie per mostrare allo Stato che questa ennesima tassa nascosta non la percepirà.
Sempe nell’articolo citato il Ministro parla della ripartizione degli eventuali introiti: la metà andrà a finanziare la Rai mentre l’altra metà servirà ad abbassare il costo del canone che, nel frattempo, non è escluso che aumenterà. Ci credete veramente? In un interessantissimo articolo del Corriere della sera.it si fanno i conti in tasta alla Rai prendendo come documento di riferimento il bilancio e, sorpresa della sorprese: la Rai si prevede che per il 2010 avrà un buco di oltre 600MILIONI di Euro superando la capitalizzazione attuale di 550 il che renderebbe l’azienda insolvente e quindi fallita.
Nel frattempo il buco previsto per il 2010 è di una cifra che fluttua tra i 116 ed i 130 milioni pur essendo la Rai molto seguita in questo periodo. Credete veramente che quell’altra metà servirà a diminuire il canone? Oppure come me pensate che serviranno a coprire i bilanci disastrosi e fallimentari di un carrozzone da sempre ricettacolo di clientelismo? Periodo di vacche magre eppure non si bada a spese per fare nuovi programmi inutili e subito chiusi, oppure a comprare per centinaia di migliaia di Euro, un nuovo arredamento per lo studio del tg più fazioso d’Italia.